Allora, grazie al provvido Urian sono riuscito a metterci su le mie propaggini.
Considerate che ci ho fatto una sola partita in solitario (le regole lo supportano) alla missione introduttiva in attesa di giocarci nel fine settimana con il consueto gruppo di luridi.
Per cui intanto ve ne parlo, e, se vi interessa, poi eventualmente più in là si riprende il discorso.
NOTA: QUESTA PRE-REVIEW CONTIENE TETTE. SOTTO SPOILER, MA SEMPRE TETTE. PER QUESTA RAGIONE TUTTE LE IMMAGINI VERRANNO DENOMINATE FIG.A (ahr, ahr).
Un po' cerco di attirarvi, un po' vi avviso.
Quindi cominciamo coi
materiali.
Lucy Pinder io l'amo, lei sa perché.
Fisicamente i materiali sono ottimi, in pratica si tratta di tiles, tasselli e standups di cartoncino molto resistente, cilindri e mini-scrigni/barili di legno.
Thumbs up: non moriranno mai, per quel che ne so.
"Artisticamente"? Allora: i disegni sono ben fatti e gradevoli, alcuni decisamente belli.
Si propongono di essere divertenti e lo sono, pure molto. Per cui pollice su anche qua.
Thumbs UP!
MA:
La grafica in cui sono inseriti i pur bei disegni alle volte però la trovo poco soddisfacente.
Le tiles sono costituite dalla STESSA IDENTICA MATTONELLA RIPETUTA ovunque, sebbene tutto il contorno vari abbastanza (e bene, senz'altro).
Non è questione di parodismo (se esiste come parola) o no inteso come stile, ma mi viene in mente la parola sciatteria e spero di non risultare offensivo, giacché nel complesso il tutto messo assieme appare gradevole.
C'è ovviamente il discorso parodia sì/no, miniature/standups, eccetera, che ritengo sia essenzialmente soggettivo.
Quel che si può dire oggettivamente è che dal punto di vista estetico il gioco è complessivamente ben studiato, realizzato e presentato, seppure alle volte difetti un poco.
Poi, può piacere o no, ma quelli son cavoli vostri. A me piace abbastanza.
Apparentemente è l'effetto che sembra darmi Machina Arcana, seppure ovviamente con toni diversi.
Super Fantasy nel complesso è esteticamente ben realizzato, ma non tanto quanto
Lucy insieme all'amica Michelle Marsh. Chissà che fine ha fatto.
Faccio presente che Lucy Pinder ultimamente si è sottoposta a un'intervento di mastoplastica riduttiva.
PERCHÈ, LUCY, PERCHÈ?
Regolamento:
Nella scatola sono presenti due libretti, come da tradizione: le regole vere e proprie e il libro delle missioni.
La versione in pdf scaricabile
dal sito della Redglove (che è la casa editrice), a mio avviso è da strapparsi gli occhi: non ci riesco, proprio la lettura mi è impossibile, per vie di scelte che vanno dal font al colore dei caratteri e del loro contorno.
Fortunatamente la versione cartacea è meglio e riesco a leggerla.
Discorso diverso è l'organizzazione del regolamento, che secondo me è piuttosto migliorabile: per esempio non capisco perché le regole per il movimento dei mostri attraverso le porte sia nel libro delle missioni e non nel regolamento alla voce Movimento dei Mostri. Vabè, se non altro le regole sembrano esserci tutte.
Shopie Howard. Ha degli occhi stupendi.
No, davvero. Ce li ha.
Ma come sono dunque queste regole?
Decisamente semplici e tendono a dare una certa libertà al giocatore.
In sostanza si basano sulla meccanica per cui a ogni giocatore viene dato un pool di sei dadi all'inizio del suo turno e gli viene detto "fai ciò che vuoi".
Per ogni azione che si vuole intraprendere, dunque, bisogna spendere almeno un dado ed è abbastanza ovvio che maggiore è il numero di dadi che uso, più probabilità ho di riuscire nell'azione.
Se voglio posso spendere quindi un dado per muovere, due per attaccare, un altro per muovere e gli ultimi due per tentare di scassinare una porta. Per esempio.
Oppure spenderli tutti in un unico attacco devastante contro un mostro a tiro.
Purtroppo gli occhi non si vedono bene neanche qui.
Grazie alle abilità speciali degli Eroi, gli oggetti che si possono raccogliere e l'interazione tra gli eroi stessi, la parte più divertente finora è la creazione di combo per stendere quanti più Brutti Musi possibile.
Altra cosa interessante è che, a fronte di un dungeon completamente svelato già a inizio partita, il dungeon stesso "risponde" alla confusione che creano gli Eroi mentre lo esplorano e combattono attivando man mano nuove stanze e mostri.
Il respawn dei Brutti Musi è continuo, soprattutto con numeri più elevati di giocatori ed è quella l'unica vera (e importante) variabile di scalabilità, giacché per il resto il dungeon rimane sempre quello a prescindere dal numero dei giocatori.
Ecco. Lucy dopo l'operazione.
Dunque in sostanza. Apparentemente per ora:
PRO:
- Tendenzialmente si presenta bene.
- Rapido a giocarsi e semplice.
- Meccaniche abbastanza "fresche" che spero in scenari più avanzati rendano la cooperazione davvero importante e in generale migliorino l'aspetto tattico del gioco. Mi pare ne abbia le potenzialità.
- Sei Eroi, uno più simpatico dell'altro.
- Le modalità alternative tipo Arena e a squadre sembrerebbero fighe.
- Davvero divertente. Ed essendo un gioco direi che sia fondamentale e che basterebbe per fermarsi qui nel valutarlo.
CONTRO:
- Si presenta bene. Ma alle volte non molto.
- Segnalini di stato microscopici. Ma perché sta roba?
- Non ha una modalità campagna. Le sei missioni sembrerebbero essere collegate da una storia, ma i personaggi ogni volta ricominciano da zero. Effettivamente questo punto negativo è una mia mancata preferenza personale.
- Regolamento che può essere scritto e organizzato meglio, sebbene le regole di per sé non siano affatto complicate.
- Solo sei Missioni più una scaricabile da internet. Spero che la variabilità data dagli Eroi e dai vari livelli di difficoltà ne aumentino la rigiocabilità.
Boh, per ora questo.