Victoriusx |
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Si narra che un nano possa percepire istintivamente quando la battaglia che sta combattendo sarà anche l’ultima. Che possa vedere in faccia il fato che si sta avvicinando, i granelli della clessidra della sua vita che ormai sono esauriti.
Buffo, pensò Furzdrang Testadipietra, il Reggente della Rocca di Barzhum Ghuul. Questa rocca è stata costruita dai nani, che poi l’hanno abbandonata, al tempo di mio nonno, lasciandola agli gli stregoni, che poi se ne sono andati, sostituiti dai pelleverde.
Poi, mio padre li ha scacciati riconquistando la fortezza. Ora, quando sono io il Reggente, i pelleverde sono tornati ancora, e chissà mai cosa verrà dopo di loro. Forse un altro stregone?
Per dieci mesi Furzdrang e le sue scarse ma valorosissime truppe avevano resistito, attendendo in vano rinforzi dalle altre rocche naniche, ma esse non avevano potuto prestargli aiuto, assediate anch’esse nel bel mezzo di una invasione di pelleverde come non se ne vedevano da secoli.
I pelleverde erano sciamati dai loro putridi rifugi come locuste, consumando tutto al loro passaggio. I loro numeri sembravano davvero infiniti. Cadevano come mosche dinanzi alle asce dei nani, ma queste erano già poche all’inizio, e il loro numero non aveva fatto che calare, mentre il nemico riceveva costantemente rinforzi.
Si era rinchiuso, con gli ultimi prodi seguaci rimasti, nella camera del trono. Aveva scelto un punto qualsiasi del pavimento, adorno di rune. In quel preciso punto, giurò ai propri avi, sarebbe morto. Non avrebbe arretrato di un altro passo. La sua stirpe sarebbe vissuta, in ogni caso, perché aveva mandato suo fratello dal Clan Spaccacrani a chiedere aiuto. Suo fratello sarebbe sopravvissuto e avrebbe generato dei discendenti, e così il Clan Testadipietra non sarebbe morto quel giorno, come invece era accaduto a tutti i suoi adorati figli.
Accanto a lui, gli si stringevano al fianco quei pochi guerrieri che erano rimasti a difendere la fortezza, gli ultimi rimasti della sua guarnigione, alcuni troppo giovani, altri già feriti, altri che avevano visto troppi inverni. E la difendono ancora. Pensò il Reggente.
... continua |
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